giovedì 17 febbraio 2011

A ciò che la voce non suona...



Luogo
ISTITUTO PORTOGHESE SANTO ANTONIO ROMA
Via dei Portoghesi, n. 6 (una traversa di Via della Scrofa)
ROMA 2>20 marzo 2011

Sotto l'alto patrocinio dell' Ambasciata del Portogallo presso la Santa Sedee in collaborazione con :L'Ambasciata della Repubblica Turca - Ufficio di Cultura e Informazioni della Repubblica di Turchia - Mons. Agostinho da Costa Borges, Rettore dell' ISTITUTO PORTOGHESE DI SANTO ANTONIO IN ROMA NEOARTGALLERY presentanoA ciò che la Voce non Suona"....uno specchio che passa per una via maestra e ora riflette al vostro occhio l'azzurro dei cieli ora il fango dei pantani. E l'uomo che porta lo specchio nella sua gerla sarà da voi accusato di essere immorale! Lo specchio mostra il fango e voi accusate lo specchio! Accusate piuttosto la strada in cui è il pantano, e più ancora l'ispettore stradale che lascia ristagnar l'acqua e il formarsi di pozze. " (da Il rosso e il nero di Stendhal )Nella prestigiosa cornice dell'Istituto Portoghese Santo Antonio di Roma,accompagnati dalle note del sax di Sandro Perelli, si danno appuntamento due fra i più straordinari Artisti del panorama europeo: il turco DEVABIL KARA, professore di pittura all'Accademia di Belle Arti di Marmara e l'italiano PASQUALE NERO GALANTE reduce da una straordinaria mostra personale presso la Galeri SELVIN di Istanbul. Attraverso la loro Arte, e per mezzo di essa, specchio del cuore, quello che la lingua non riesce a dire, mostrerà sostanza e corpo.Una doppia Personale di :Devabil Kara e Pasquale “Nero” GalanteQuesta mostra gioca sull’irragionevolezza allettante degli incontri improbabili, dei linguaggi difformi che provano asimmetricamente a sussistere nello stesso luogo e momento, provandosi ad orchestrare assoli irriducibili (francesco giulio farachi)....non è questa la poetica ispiratrice di Devabil Kara o di Pasquale "Nero" Galante. I due Artisti,incuranti delle mode e delle vecchie e nuove ortodossie dimostrano, infatti, di credere nella possibilità e perfino nella necessità del dipingere (stefano iatosti)Immagine come suono. Immagine come poesia. Eco di dantesca e oraziana memoria, il rimando dell'immagine alla poesia quale evocazione dell'espressione dell'Essere. Perchè l'immagine senza contemplazione e senza poesia non ha ragione di esistere (fabrizia ranelletti)Inaugurazionemercoledì 2 Marzo 2011 ore 18,30 presso l' ISTITUTO PORTOGHESE SANTO ANTONIO ROMA (IPSAR ) in Via dei Portoghesi, 6 a ROMA (una traversa di via della Scrofa)Esposizionedal 2 al 20 marzo 2011, INGRESSO GRATUITO CON ELEGANTE CATALOGO IN SEDE
Orari: dal mercoledì alla domenica 16.00 - 20.00 per informazioni : + 39 347 - 2264950 / + 39 348 5103480 info@neoartgallery.it ­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­Un evento a cura diAngelo Andriuolo, Giorgio Bertozzi, Ferdan Yusufi introduzioneMons. Agostinho da Costa Borgestesti criticiFrancesco Giulio Farachi, Stefano Iatosti, Fabrizia Ranelletti coordinamento grafico/editorialeStefano Ferracci, Laura Migotto con un prologo musicale diSandro Perelli

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