Dall’intimo alla luce 
di
Lino Casadei
Inaugurazione: Giovedì 09 Maggio 
2013  alle ore 
18.00
Durata:  09 – 19 Maggio 
2013
Presso: Galleria Vittoria – Via Margutta, 103 – Tel. 
06.36001878
A cura di: 
Tiziana Todi 
orario galleria: lunedì / sabato 
15,00-19,00 - fuori orario su appuntamento
www.galleriavittoria.com - 
info@galleriavittoria.com
     Da anni impegnato in una ricerca artistica che non sembra 
conoscere posa né requie, Lino Casadei, artista romano per nascita ed elezione, 
presenta la sua nuova personale alla Galleria Vittoria con una serie di 
acquerelli che ritraggono sontuosi interni di abitazioni private. Luoghi 
dell'immaginario e del reale al tempo stesso, dove possiamo rintracciare le 
feconde influenze che l'artista ha collezionato nel corso dei suoi numerosi 
viaggi in tutto il mondo. Appare evidente, fin da un primo sguardo, la presenza 
di un sole caldo che penetra negli ambienti illuminandoli di un tepore soffuso 
che impreziosisce il descrittivismo accurato di cui Casadei sceglie di farsi 
portavoce. Un sole che, pur nascosto, ricorda le calde isole tahitiane di 
Gauguin e i paesaggi di Fattori, rielaborati in una visione rarefatta che apre 
le porte della poetica trasognata e melanconica del pittore. Quello che stupisce 
maggiormente, per chi da anni segue la sua articolata opera, è questo lato 
intimistico della sua produzione. 
L'acqua nei colori sfuma le 
certezze, portando lo spettatore all'interno di un mondo riconoscibile che però 
assurge a qualcosa di impalpabile, distante e vicino allo stesso tempo, “un 
posto d'oltre mare che è lontano solo prima di arrivare”. Le ombre non sono 
ombre: appaiono come macchie dove la luce si è soffermata in modo 
diverso.
“Là, tout n'est qu'orde et beauté, Luxe, calme et volupté”. 
Lusso, calma e voluttà. Questo 
quello che Lino Casadei riesce a trasmettere con il troppo spesso sottovalutato 
mezzo espressivo dell'acquerello e con quello che possiamo definire come un 
paesaggio d'interni. Nonostante la figura umana sia assente  in 
queste sue opere, appare chiaro quanto facile sia immaginarla seduta su una 
delle poltrone da lui descritte, visualizzarla nell'atto di uscire scostando una 
tenda rigonfia di una brezza leggera o passeggiare sotto la volta affrescata di 
un corridoio. Una presenza assente che si fa sentire con tutta la forza di quel 
mare grosso di immaginazione che porta ad intravedere fino quasi a sfiorare un 
mondo celato da un velo di profumi lontani, forse esotici, e caldo sulla pelle, 
che però rimane sul bordo di ciò che avrebbe dovuto essere e non è stato o sul 
limite sfuggente dei ricordi.
Per descrivere “il vero come è e 
come si presenta”, il pittore sceglie un linguaggio in grado di esprimersi senza 
il sussidio del disegno e delle volumetrie chiaroscurali. Avviene così che la 
linea di contorno delle forme venga evidenziata da campiture di colore più o 
meno grandi, così come accade per la scalatura dei piani e la definizione 
volumetrico-spaziale.
Straordinario artista che ha 
deciso di mostrarci quindi, con questa selezione di opere, un altro aspetto 
della sua arte, lontana dall'umorismo cui ci ha abituati, per portarci sulla 
soglia del suo mondo interiore.
                                                                                                                      
Alessandra 
Lorenzetti
 
 
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