domenica 13 dicembre 2009

“Visioni Future”

Mostra collettiva “Visioni Future” di “Adrenalina”

che si terrà Venerdì 18 Dicembre 2009 dalle ore 19,00

presso la galleria ‘SpaziOttagoni’ via Goffedro Mameli 9

quartiere Trastevere di Roma.

lunedì 30 novembre 2009

"Una finestra sul mondo"

"Una finestra sul mondo"

Conferenza stampa 4/12/2009 ore 10.30 presso il Museo Diocesano di
Catania
Presenzierà l’Assessore ai Beni culturali della Provincia Regionale di
Catania Nello Catalano, Il prof. Alberto Agazzani e alcuni degli
artisti sotto indicati.

Comunicato stampa
Il 5 dicembre 2009 alle ore 18.30 nella sala polifunzionale del Museo
Diocesano di Catania, in piazza Duomo, Catania. si terrà
l’inaugurazione della mostra d’arte contemporanea di beneficenza a
favore dell’associazione Progetto Aita Onlus organizzata in
collaborazione con Dietro le Quinte Arte con il patrocinio
dell’assessorato regionale ai beni culturali, l’assessorato ai beni
culturali della Provincia Regionale di Catania e lì assessorato alle
Politiche sociali del Comune di Catania.

La mostra sarà aperta dal 5 dicembre 2009 al 2O dicembre 2009 con
orario di apertura dalle 9.00 alle 17.00 (il venerdì fino alle 20,
mentre il sabato e la domenica solo in orario pomeridiano dalle 17.00
alle 20.00).

Interverranno il Prof. Alberto Agazzani, curatore della mostra e 42
artisti di livello internazionale

Fabio Adani; Fabio Aguzzi; Daniele Alonge; Agop Armen; Michelangelo
Barbieri; Roberto Barberi; Paul Beel; Dora Bendixen; Massimo
Bertolini; Claudia Bianchi; Andrea Brabetz; Stefania Brandinelli;
Jessica Carrol; Gianluca Chiodi; Teresa Cinque; Girolamo Ciulla;
Gianluca Corona; Elisa Corsini; Couvreur Daniel; Cunsolo Dino; Andrea
Di Marco; Veronica Fonzo; Francesca Forcella; Roberta Giovannini;
Alfio Giurato; Iotti Cristina; Alessandro La Motta; Lino Mannocci;
Marc Michel Loret; Lorenzo Malfatti; Carmelo Nicosia; Alessandro
Papetti; Politano Franco; Rampinelli Roberto; Robalo Flavia; Cetti
Scuto; Roberta Serenari; Janet Stayton; Gunther Stilling; Luca
Vernizzi; Emma Vitti; Giovanni Zoda.

Gli artisti hanno interpreteranno artisticamente il tema “una
finestra sul mondo” e donato le loro opere all’associazione Progetto
Aita Onlus. Il ricavato sarà destinato a supportare l’associazione
nelle diverse attività a sostegno dell’infanzia e all’adolescenza
colpita da patologie neurologiche e comportamentali. L’impegno sociale
dell’associazione Progetto Aita, come indicato dal nome stesso (Aita
significa Aiuto in italiano arcaico), indica lo spirito di "AIUTO", di
solidarietà e di impegno con cui l'associazione fornisce strumenti per
migliorare la qualità di vita dei bambini e degli adolescenti sia a
casa che durante la loro permanenza in ospedale.

L’evento si pone come occasione unica per unire il mondo dell’arte al
sostegno di una causa sociale così importante e delicata.
Il titolo della mostra, “Una finestra sul mondo”, è stato pensato
proprio per esprimere, seppur in senso artistico, la possibile
prospettiva del mondo da parte dei bambini e dei ragazzi affetti da
queste patologie e reciprocamente, permette a noi di entrare in
contatto con il loro mondo, dal quale è possibile cogliere la
sensibilità e il meraviglioso sentimento che questi bambini posseggono
in sé.
Dietro le Quinte Arte
via Carcaci, 19 Catania
tel. 095 2180080
cell. 3463851506
http://www.dietrolequitearte.it

Ufficio stampa e Media relations
Elisa Toscano
tel. ufficio 095 6170463 Cell. 3493819317

mercoledì 11 novembre 2009

SEI ARTISTI RIVOLGONO UNO SGUARDO AL FUTURISMO


Mostra SEI ARTISTI RIVOLGONO UNO SGUARDO AL FUTURISMO.
PITTURA E FOTOGRAFIA
Carmine Antonucci, Paola Benelli, Aziz Karim, Fabio Martino,
Luisa Passeri e Stefania Santi
critica a cura di Emma Caniglia
dal 14.11.2009 al 13.12.2009
Inaugurazione sabato 14 novembre ore 18 aperitivo futurista con gli artisti

Sapor Sapiens Circolo Culturale “Mr. Godot” aperto da mercoledì alla domenica dalle 18.00
Via Mocenigo, 4 Roma
tel. 0639723354 cell. 3394962441

Oltre la mostra ci saranno altri appuntamenti:
Domenica 22 novembre ore 18 lettura Futurista con Carmine Martino e brani
musicali con “tant m’abrelis ensamble”

Domenica 6 dicembre Futurismo & company con Michela Caruso
Testi di Ettore Petrolini, Achille Campanile, Karl Valentin e…

Domenica 13 Dicembre Lettura Futurista con Carmine Martino
e brani musicali dei “tant m’abrelis ensamle”.

Domenica 22, 6 e 13 Cena futurista.. è gradita prenotazione.

venerdì 16 ottobre 2009

Personale di Giuseppe Nubila


Titolo dell’evento: Personale di Giuseppe Nubila
Artista: Giuseppe Nubila
Spazio espositivo : Caffè emporio
Data di vernissage: 3 novembre
Data di chiusura: 29 novembre
Inaugurazione 3 novembre ore 19
Piazza dell’Emporio, 2 00153 Roma

A cura di Tiziana Di Bartolomeo
e Francesca Romana Afflitto
critica a cura di Gianluca Tedaldi

Organizzazione: Seven Pm 3471828458
www.sevenpmeventi.it info@sevenpmeventi.it
Espressioni D’Arte
www.espressionidarte.it info@espressionidarte.it

La recente pittura di Giuseppe Nubila si è calata nella dimensione onirica.
La sua dimostrata abilità nella resa figurativa delle immagini e la padronanza delle atmosfere, rese con la tecnica tradizionale dell'olio su tela (come pochi moderni sono in grado di fare), si è spostata dalla ricerca realista del rapporto con il modello presente e si indirizza all'evocazione di stati d'animo, resi con efficacia. Le figure di Nubila vibrano come se sfiorate dall'irresistibile inquietudine della vita corrente.
Si tratta di atmosfere che sono segnate da un crepuscolo, un momento favorevole alla meditazione ma anche al sorgere di umori e visioni.
L'estrema modernità che stiamo vivendo ha appuntato la sua attenzione su un crinale oltre il quale c'è l’abbandono delle certezze razionali e sembra di intravedere l’incomprensibile. Forse, è il momento favorevole per cercare di abituare l’occhio della mente (e della sensibilità) a questa perdita di sicurezze riguardo alla possibilità di padroneggiare il mondo esterno e di iniziare una conversazione con l'interlocutore meno facile, lo specchio. Per un artista questo vuol dire porsi di fronte ad un diaframma dal quale le immagini dell’universo circostante vengono filtrate e si trasformano in autoritratti.
Esiste un'arte di evasione, rassicurante, che svolge il suo compito di aggirare le domande più pressanti dell'esistenza e del destino umano: è un’espressività che cerca nello spettatore la complicità per allestire una breve festa dei sensi.
Giuseppe Nubila, invece, si addentra in un percorso dove le rappresentazioni non sono così confortanti e, allo stesso tempo, agisce la fascinazione dell’ignoto. In termini più concreti, di mestiere, è evidente che l’artista non rinuncia alla qualità artistica dell'opera, come fosse una fiaccola che va tenuta stretta per avanzare in quel viaggio; cosa incontra, strada facendo? Il mistero della condizione umana fatta di fisicità che però sempre si rivela veicolo di sentimenti.
La sensualità delle sue ultime figure femminili non è tanto una proposta quanto un incantesimo del quale non sembra conoscersi antidoto (e i capelli gorgonidi di alcune modelle quasi visualizzano questa lettura); le scene suscitano domande: perché la donna sorridente, dal busto nudo, ha labbra ma non pupille? La maschera cui allude sembra l’adattamento di un calco postumo: Eros e Tanatos? Altri personaggi compiono gesti allo stesso tempo enigmatici ed estremi e la pittura (liquida, dall’impasto cromatico lunare) ha la flagranza di un atto appena compiuto. Un Cristo sofferente ritorna all’originaria sua condizione sacrificale, libero dagli abbellimenti della tradizione classicheggiante.
Rispetto alla sua precedente produzione, il colore serale, caldo bruno, si è fatto plumbeo ed ha acquisito l’enorme varietà del continente dei grigi. Lo spettatore potrà anche meravigliarsi che l'artista gli rammenti che il paesaggio interiore comprenda anche ombre, il lato oscuro della sensibilità: attraverso l'immedesimazione che si produce, però, il riguardante può seguire l’artista in percorso avventuroso senza rischiare la vertigine che quel cammino fa provare e che il pittore vive in prima persona. Al sicuro sulla riva, il riguardante si fa testimone di un dramma nel quale può riconoscersi e dalle tensioni del quale può anche liberarsi perché sono state portate alla luce.

venerdì 9 ottobre 2009

Rachele Giordano, La seduzione dell’immagine a Palazzo Abadessa


Titolo dell’evento:
La seduzione dell’immagine
Artista:
Claudia Rachele Giordano
Spazio espositivo :
Palazzo Abadessa
Data di vernissage: 7 novembre 2009
Data di chiusura: 6 dicembre 2009
Palazzo Abadessa • Calle Priuli, Cannaregio 4011, 30131 Venezia, Italia • Tel. +39.041.2413784 • Fax +39.041.5212236 •
Orari di apertura: 10-21
Ingresso libero
Orario di presentazione: 17,00
Curatrice : Tiziana Di Bartolomeo
Ufficio stampa:
ufficiostampa@espressionidarte.it ;
www.espressionidarte.it
rachele.giordano@email.it

Organizzazione:
berardo@tecnolayout.it
bbsarredi@yahoo.it
Testo critico di presentazione:
di Davide Corsetti


Osservando le opere di Claudia Giordano ci si immerge inevitabilmente in un mondo fresco e vitale, espresso attraverso colori guizzanti ed energici gesti dai quali emerge e prende forma una figurazione libera e spontanea dal taglio decisamente attuale. Nella Giordano infatti, si ritrova tutta l’energia e la creatività di una giovane artista che si racconta misurando la distanza che separa il proprio vissuto ed il mondo contemporaneo in un susseguirsi di immagini che ridisegnano e ricreano ambienti e personaggi con uno sguardo proteso all’identificazione dell’individuo ed alla sua priorità sul rapporto con il mondo che lo circonda.
In una realtà attuale così satura d’immagini, dalla pubblicità ai social network, la Giordano sceglie con consapevolezza di cogliere i suoi soggetti da riviste, pubblicazioni oppure album fotografici; sotto questi rispetti, ridisegnandone e rielaborandone la figura, reinterpretandoli in maniera vivida ed espressiva, imprimendo in essi una nuova linfa, “spogliandoli” ed estrapolandoli dal loro contesto, la Giordano sembra cercare di “liberare” letteralmente questi soggetti dal loro ruolo.
Operazione che può apparire vagamente “pop” per questo suo recupero di soggetti dal mondo della comunicazione di massa, ma che in qualche modo va oltre, che si nega, cancellando le sue tracce pop e dichiarando un intento più rivolto alla posizione ed al disagio dell’uomo moderno che vive l’era della comunicazione. Un disagio tuttavia che non viene trasmesso dalle opere della Giordano, che invece di condannare questa tempesta di immagini e di informazioni, propone una via da seguire, una sorta di guida alla ricerca dell’individualità di ciascuno attraverso la foresta di modelli che propone la società contemporanea.
Secondo questa chiave di lettura, Claudia Giordano parla di sé e di noi, del suo e del nostro cercare noi stessi e la nostra autenticità in un mondo di prodotti da comprare, di regole da seguire e di ruoli da interpretare; un mondo in cui la ricerca di sé è diventata un esercizio quasi archeologico, di scavo nel proprio vissuto e nella realtà quotidiana alla ricerca dei propri sogni e delle proprie aspirazioni, della propria naturalezza ed istintività; un lavoro su sé stessi e sul proprio sguardo sul mondo che implica un necessario sforzo di sintesi e di scelta ma soprattutto di eliminazione delle nostre paure di apparire inadatti o poco adeguati al comune senso di conformità.
E questo ben si riverbera nella sua particolare elaborazione delle opere: fotografie sintetizzate e rielaborate al computer che, ridipinte successivamente su tela o su tavola con decise pennellate a secco, scavano, cercano e ritrovano fresca immediatezza e lucida vitalità.
Un processo istintivo e calibrato al contempo quindi, in continua rilettura di sé stesso e di una via da seguire che possa essere il più possibile vicina ad una libertà espressiva ed allo stesso tempo cercando di non cadere nelle tentazioni di un’intimistica ricerca autoreferenziale ma riproponendo un immaginario in cui ciascuno possa riconoscersi e ritrovare la propria necessaria autonomia e libertà.
Identità liberate
Nota critica di Davide Corsetti (ottobre 2009)

mercoledì 7 ottobre 2009

Buste Dipinte

Domenica 11 OTTOBRE ore 15
Teatro Dal Verme
Via San Giovanni sul Muro 2, Milano
Festival delle Lettere
5a edizione
Regione Lombardia
Provincia di Milano – settore Cultura
Comune di Milano – assessorato alla Cultura
Buste Dipinte
realizzate da
Maurizio L'Altrella, Alfredo Casali, Gianluca Chiodi, Paolo Lombardi, Mihailo Beli Karanovic, Maurizio Carriero, Federico Romero Bayter, Andrea Zucchi, Giuseppe Veneziano, Filippo Barb ieri, Dario Goldaniga, Matteo Negri, Marco Cirnigliaro, Cristian Sonda, Pao, Occhiomagico, Federico Arcuri, Azelio Corni, Antonella Aprile, Josè Demetrio Pena Sosa, Teresa Morelli, Loredana Cerveglieri
Esposizione e vendita
Catalogo disponibile in teatro
www.festivaldellelettere.it/
www.depart.it
info@gianlucachiodi.com
http://www.gianlucachiodi.com