sabato 29 ottobre 2011

Le Icone di Iroshima

lunedì 31 ottobre, ore 18:30


presentazione del libro di

Annarita Curcio

LE ICONE DI IROSHIMA

Fotograie, storia e memoria (Postcart, 2011)



Con l'autrice, interviene

Riccardo Rosati, yamatologo



s.t. foto libreria galleria

via degli ombrellari, 25 Roma (Borgo Pio)





Il recente disastro alla centrale nucleare di Fukushima rilancia con forza il dibattito sul cosiddetto “nucleare buono” e fa riemergere il ricordo di Hiroshima e Nagasaki colpite da due bombe atomiche il 6 e 9 agosto 1945.

Il saggio racconta quello che è accaduto all'indomani della fine della Guerra nel Pacifico.

Fotografi e cineoperatori raggiunsero le due città per testimoniare e documentare gli effetti disastrosi delle deflagrazioni atomiche. Ciononostante, tutto questo materiale non fu fatto vedere fino alla fine degli anni '60.

Metri e metri di pellicole furono immediatamente spediti a Washington ed etichettati come “segreto militare”. Contestualmente furono rese pubbliche solo le immagini del fungo atomico e delle vedute aeree delle due città distrutte.

Wilfred Burchett, giornalista indipendente, fu tra i primi stranieri a raggiungere Hiroshima, il suo articolo uscì, provocando molto scompiglio, sul London Daily News, ma il suo rullino di foto scattate nella città scomparve misteriosamente; George Weller fu, invece, tra i primi a giungere a Nagasaki, il suo dossier non arriverà mai alla redazione del Chicago Daily News per il quale lavora. Al di là dell'oceano, William Laurence firma i primi comunicati stampa emessi

dal Pentagono in cui i danni ai civili vengono sminuiti.

In Giappone hanno inizio gli anni dell'occupazione militare americana che impediscono il dibattito pubblico sulle atomiche, ma danno una spinta alla ricostruzione economica.

Negli anni '70, il Giappone è una superpotenza, ma la memoria del suo recente passato storico è compromessa dagli anni di oblio imposti dal dictat della “Realpolitik” cui il governo giapponese si è piegato senza troppi scrupoli.

Gli hibakusha, i sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki, costituiscono un movimento per rivendicare assistenza sociale e un'indennità, nel frattempo il Giappone si vota alla cultura della pace, di cui il Genbaku Dome diventa simbolo e icona.



NOTA BIOGRAFICA

Annarita Curcio è laureata in discipline delle arti, musica e spettacolo (Università di Roma Tre) e ha un Master of Arts in Critica Fotografica (University of Durham, Inghilterra). Lavora nel campo dell'editoria fotografica. Ha curato mostre e tenuto corsi teorico-pratici per varie scuole di fotografia e ha pubblicato saggi e interviste per numerose riviste, tra le quali: Around Photography, Fotografare, Quaderni Asiatici. Da anni si interessa del Giappone, approfondendone vari aspetti, come la cinematografia, la cultura visiva e la gastronomia.





s.t. foto libreria galleria

via degli ombrellari, 25 Roma 00193 t/f +39 0664760105 info@stsenzatitolo.it www.stsenzatitolo.it



POSTCART

Ufficio Stampa Paola Contino t/f +39 062591030 m +39 3493798647 p.contino@postcart.com www.postcart.com

venerdì 14 ottobre 2011

LE FORME DI CUI SONO FATTI I SOGNI - Sebastiano Messina

LE FORME DI CUI SONO FATTI I SOGNI


Presentazione del libro di immagini fotografiche di Sebastiano Messina

e Mostra personale

Venerdì 21 ottobre 2011 ore 17,30

21 Ottobre 4 Novembre 2011

Biblioteca Sandro Onofri



Via Umberto Lilloni 39/45, 00125 Roma, 06 45460641 (front office), fax 06 97997984

Lun: 9.00 - 13.00 15.00 - 19.00 Mar - Ven: 9.00 - 19.00 Sab: 9.00 - 13.00

Presentazione : a Cura di Livia Compagnoni



a cura di Tiziana Di Bartolomeo

www. espressionidarte.it info@espressionidarte.



In contemporanea alla inaugurazione della mostra fotografica di Sebastiano Messina, verrà presentato il suo libro di immagini fotografiche “Le forme di cui son fatti i sogni”.

Interverrà la storica dell’arte Livia Compagnoni

La mostra resterà aperta fino al 4 novembre.

Dalla prefazione di Carlo Fabrizio Carli: “La dimensione surreale si articola talvolta in quella, per certi versi affine, sui registri della metafisica dechirichiana; come in immagini tra le più felici ed evocative, a mio avviso, di questo repertorio di Messina. Ma c”è poi anche un versante in cui la sospensione e il mistero sembrano approdare ad esiti che non è eccessivo definire mistici”.

Sebastiano Messina opera nell’ambito della fotografia fin dai primi anni Ottanta quando, con la frequentazione della Galleria Rondanini di Roma – e dei corsi di Luigi Ghirri e Franco Fontana – entra in contatto con i più importanti nomi del settore e si propone sia come autore sia come organizzatore di eventi pubblici. Insieme ad altri artisti e letterati romani fonda negli anni Novanta la rivista kr991 (Ed. Datanews), che produce mostre e incontri per circa un decennio. Dopo tale esperienza, si dedica soprattutto all’attività espositiva, con lavori inizialmente di carattere surreale e talvolta metafisico. Negli ultimi anni approda ad una visione sintetica ed essenziale, attenta all’interiorità e al simbolico.


http://www.sebastianomessina.it/, sebastianomessina@yahoo.it

www.espressionidarte.it
ufficiostampa@espressionidarte.it

Il Libro è edito da Heliopolis

edizioni di idee e materiali di scrittura

Melbookstore in via Nazionale, 254 Roma

Odradrek in via dei Banchi Vecchi, 57 Roma



Può essere richiesto via e-mail :

sebastianomessina@yahoo.it

espressionidarte@gmail.com

Bdt 150 Tempo e Unità - Video

lunedì 3 ottobre 2011

BdT 150 Tempo e Unità


Titolo dell’esposizione: “ BDT 150 Tempo e Unità” Confronto fra gli artisti delle Banche del Tempo di Roma per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Sede: CAE Città dell’Altra Economia- Campo Boario – Ex Mattatoio di Testaccio
Indirizzo: Largo Dino Frisullo
Periodo:  dal 13 al 15 ottobre 2011   
Inaugurazione:  13 ottobre 2011 ore 18.30
Organizzata da:  Coordinamento delle Banche del Tempo di Roma
Orari : Orari di apertura 10.00-13.00  e 15.00-18.00
Ingresso libero
info: 
tempobanca@tiscali.it  - info@adamomodesto.it



La mostra “BDT Tempo e Unità”, organizzata dall’Associazione Nazionale delle Banche del Tempo, si svolge in concomitanza al Convegno europeo che si terrà a Roma il 15 ottobre 2011, quale opportunità per stimolare la riflessione sul tema del volontariato e per promuovere l’attività delle banche del tempo, organizzazioni impegnate, a tutto campo, nello scambio di buone pratiche sviluppate senza fini di lucro a favore della collettività, contribuendo così all’ampliamento e al rafforzamento della coesione sociale e al potenziamento della cittadinanza attiva.
Al centro di Roma, negli antichi spazi restaurati del Campo Boario di Testaccio sede della “Città dell’altra economia”, l’esposizione, nell’ambito della ricorrenza del centocinquantesimo anniversario dell’Unità italiana vuole inoltre ripercorrere le tappe del sogno unitario del nostro Paese attraverso l’impegno artistico di 25 artisti.
“C’è un tempo dell’arte, ma c’è anche un tempo per ricordare, per aiutare, per essere insieme”.
Motivo trainante della rassegna, infatti, non è solo il confronto fra gli artisti sul significato e sul valore dell’esperienza artistica ma anche far conoscere e promuovere l’attività delle banche del tempo, associazioni che funzionano in base a “un principio di reciprocità e di scambio delle risorse tempo e disponibilità e che costituiscono una particolare tipologia nella più vasta categoria dei "Sistemi locali di scambio", sperimentati in varie forme e in diverse nazioni, tutti accomunati dal tentativo di integrare la dimensione economica con quella sociale”.

Elenco espositori
Wanda Bettozzi, Maurizio Bruziches, Giselda Cacciani, Maria Cacioli,  Elvira Calabrese,  Giuseppe Cavallaro, Angelo Chiazzi, Amalia Coletti, Franca Crema, Libero D’Achille, Cesare De Stefanis,Tiziana Di Bartolomeo, Primo Gambini, Michela Giustolisi, Fiorenza Gorio, Fiorella Mattoni, Adamo Modesto, Olimpia Noce, Cesare Pace, Ivan Pecoraro, Stefano Rossi, Ania Swoboda, Antonio Trimarco, Ombretta Trocchi, Fiorella Zorri.