giovedì 17 gennaio 2013

ARTISTI AMERICANI A ROMA


Moto della Mente - Via di Monte Giordano 43 - 00186 - ROMA
www.motodellamente.it 06.6869974

ARTISTI AMERICANI A ROMA

Inaugurazione Mostra il 17 gennaio 2013, alle ore 18.00

Una selezione delle oltre cento opere di piccolo e medio formato, in gran parte su carta, ma anche su tela e delle sculture, dei veri soprammobili, di metallo o di ceramica, raccolte nell’arco di una quarantina d’anni da Maria Verzotto durante la sua presenza all’Accademia Americana di Roma.

Schizzi, dipinti compiuti, sculture e bozzetti, dal figurativo tradizionale, all’astratto, alla grafica per temi e tecniche altrettanto diversi e alterni.

Un excursus sulla tradizione nordamericana in un vitale scambio con la tradizione europea, attraverso le opere di artisti come: Anthony Ames, Charles Dwyer, Paul Kubic, Karen Saler, Varujan Boghosian, Gyorgy Kepes, John Wenger, Edgard Haag, Laura Newman e Frederic Biehle.

Questi sono solo alcuni nomi che si succedono nell’itinerario proposto da Maria Verzotto; il cammino è ampio e propone interessanti scoperte artistiche di un paese che molto ha dato e preso in un continuo e vitale scambio con la tradizione europea.

Rimarrà aperta dal 18 gennaio all’8 febbraio 2013

dal lunedì al venerdì – dalle 15.00 alle 19.00

presso lo spazio “Moto della Mente”

Via Monte Giordano, 43 (piazza Navona) 00186 Roma Tel. 06/6869974

A cura di Gianleonardo Latini Con il testo di Luigi M. Bruno



 

REBUS - Un progetto artistico di Monica Marioni


REBUS - Un progetto artistico di Monica Marioni

a cura di Ivan Quaroni

Chiostro del Bramante, Roma
dal 18 gennaio al 16 febbraio 2013

Vernissage: venerdì 18 gennaio 2013 - Ore 18.30

  Monica Marioni. Rebus, Chiostro del Bramante, Roma
 
Un viaggio nell’inconscio, un affresco della psicologia del profondo. Quattro tappe di un unico processo espositivo che inizia dal Chiostro del Bramante a Roma (18 gennaio - 16 febbraio 2013), per poi spostarsi a Como, Milano, Vicenza, e infine proseguire all’estero.

REBUS, questo il titolo del nuovo progetto di Monica Marioni a cura di Ivan Quaroni, nella sua prima tappa romana viene ospitata nelle “Gallerie” del Chiostro del Bramante, contemporaneamente (parallelamente) alla mostra “Brueghel. Meraviglie dell’arte fiamminga”, in un curioso confronto a distanza fra due modalità differenti di pensare e rappresentare il proprio tempo.

In mostra i lavori più recenti dell’artista, realizzati tutti nel 2012: oltre trenta opere a raffigurare principalmente nudi, immagini a figura intera, volti. Il bianco, il rosso e il nero i colori principali, a macchie o come punti focali da cui partire, comunque sempre ad esaltare la linea, che diventa protagonista mentre prende forma su cartone o carta di giornale, in particolare della rivista “Corrente”, che uscì per la prima volta nel 1938 e prendeva il nome dall’omonimo movimento artistico che cercava un rinnovamento dell’arte italiana in chiave europea.
La scelta di Monica Marioni non è dunque casuale. L’artista infatti, sempre assidua nella ricerca della propria perfezione artistica e intellettuale, e che con il progetto REBUS segna una nuova personale fase artistica, ha fatto ristampare su carta identica all’originale alcuni numeri del periodico “Corrente” per poi riutilizzarli come supporto su cui dipingere. Ecco perché per Monica Marioni quelle pagine di giornale non sono semplici materiali sostitutivi su cui lavorare, ma sin dall’idea originale le sue nuove tele: che maggiormente esaltano i suoi soggetti senza tempo, svelando all’osservatore più attento il dialogo intimo con le parole o le frasi che l’artista sceglie come scenografia della sua rappresentazione pittorica. Sullo sfondo infatti nessun riferimento oggettivo permette di collocare quei volti e quelle figure in un preciso contesto storico: eppure tutto appare facilmente riconoscibile, quasi “familiare”. Monica Marioni riesce dunque a innescare curiosità e animus, in una strana dinamica interiore e fisica che risponde all’attrattiva del visitatore.

REBUS è un tutto da decifrare partendo da segni visivi riconoscibili collettivamente. Monica Marioni compie uno scrupoloso lavoro di raccolta di immagini - che spesso si possono recuperare nel proprio immaginario perché facilmente collocabili - per offrirle al pubblico rivisitate attraverso un segno personalissimo. Ma l’artista suggerisce in punta di piedi senza invadere la dimensione fantastica di chi osserva i suoi dipinti: Michelangelo, Dante Alighieri, ma anche personaggi dei fumetti come il supercriminale Joker, le donne di Manara, i volti di Modigliani, Egon Schiele.

Spiega Ivan Quaroni: “Per la prima volta, con Rebus, la Marioni prende esplicitamente le mosse dall’immaginario collettivo, saccheggiando quel gigantesco serbatoio iconografico che è internet. Ispirandosi alle centinaia d’immagini del web e interiorizzando i segni di maestri riconosciuti e autori ignoti, l’artista compie un’operazione concettuale, intesa a innescare nell’osservatore un senso di “familiarità” con le opere”.

Tutti gli artisti sanno che ogni fase della propria crescita artistica è un confrontarsi sempre più doloroso e intimo con loro stessi. Tutti gli artisti cercano, scrutano, indagano, si rapportano continuamente alla loro propria arte, spesso la creano per deturparla subito dopo; rubano, impagliano, sacrificano, prendono appunti, disegnano, tracciano, imprimono, a loro modo trascorrono interminabili giornate a creare immagini il più illuminanti possibili della propria interiorità, cercando di raggiungere la perfezione.

REBUS è dunque un viaggio nel labirinto geniale di un’artista capace di esprimersi con ogni mezzo espressivo. Rebus è lo specchio dell’anima, contorta, spezzata e ricomposta, di Monica Marioni oggi, della sua individualità e femminilità. L’artista ridisegna ancora una volta se stessa, questa volta in forma primordiale, ritornando al disegno, l’espressione artistica più primitiva, “la prima e più immediata forma di creazione d’immagini, quella più vicina alla sorgente dei pensieri e delle emozioni e che, dunque, meglio si presta alla rappresentazione di pulsioni represse e immagini rimosse” come scrive Ivan Quaroni.
REBUS
Un progetto artistico di Monica Marioni
A cura di Ivan Quaroni
www.monicamarioni.com

Chiostro del Bramante
Arco della Pace 5, Roma
Dal 18 gennaio al 16 febbraio 2013

Informazioni al pubblico: 06 68809035

Costo del biglietto, con possibilità di visitare anche la mostra “Brueghel. Meraviglie dell’arte fiamminga”: € 12 intero, € 10 ridotto.

Orari di apertura al pubblico: da martedì a domenica 10.00 – 19.00. Ingresso in mostra consentito sino ad un’ora prima della chiusura; lunedì chiuso.

Catalogo: Maretti Editore

Ufficio stampa Progetto REBUS:
Studio de Angelis, Milano
tel. 02 324377 02 3270133
info@deangelispress.it - www.deangelispress.it

Ufficio stampa Chiostro del Bramante
www.chiostrodelbramante.it

mercoledì 16 gennaio 2013

supeResistenze, personale di Valerio de Filippis


"supeResistenze”
Personale di Valerio de Filippis

a cura di Angelo Andriuolo - Francesco Giulio Farachi – Tommaso Evangelista

in collaborazione con Nino Barone

progetto grafico di Stefano Ferracci

Inaugurazione sabato 26 Gennaio ore 18.30

26 Gennaio / 7 Febbraio 2013

Officina Solare
Via Marconi, 2
Termoli (Italy)

I lavori di Valerio De Filippis descrivono un’umanità dalle connotazioni forti, energiche e tormentate, in cui la fisicità dei soggetti è quasi solo dato visuale e concreto, forma e corporeità di anime forgiate al fuoco dell’esistenza. Sono “super-esistenze”, in quanto appartenenti a una dimensione che sta al di sopra delle righe del quotidiano, espressione di interiorità, non innocente e denudata al fondo primordiale della natura umana, ma anzi sovraccarica sovrastrutturata e eccedente di tutti gli stimoli, i condizionamenti, la complessità e il tormento del presente vissuto. Non vi è quindi una accezione superoministica, eroica e idealizzata della qualità umana, ma quel che di irriducibile e solenne è percepibile in queste figurazioni è la consapevolezza orgogliosa del fardello della vita, la sfida audace e quasi impudente verso tutto ciò che di bene e di male l’esercizio quotidiano del vivere comporta. Per questo nel titolo viene evidenziato anche l’aspetto della “resistenza”, sia nel senso di opposizione all’appiattimento e alla narcosi delle coscienze che è oggi diffuso, sia nel senso di percezione di tutti gli strascichi e le zavorre che trattengono la spiritualità umana dall’elevarsi al di sopra della propria condizione di dolore.

da supeResistenze (francesco giulio farachi)

A volte questo modo di dipingere sembra esser condotto deliberatamente come aperta sfida al perbenismo dei benpensanti, unisce classicità di forme a un senso di moderna tragicità o di moderno cinismo, sfodera la violenza della bellezza. È un atto di ribellione, uno scuotimento delle coscienze, una “r-esistenza”. L’intimità dei corpi, quella dei momenti nel chiuso di una disperazione, ha un che di sublime ed eroico, è come un’autoaffermazione contro il mondo esterno, le minacce e i condizionamenti; al tempo stesso è un’intimità che si costringe al confronto, che ristabilisce la continuità fra interiorità e realtà oggettiva, che fa della propria nudità e naturalezza il terreno comune riconoscibile per una rivendicazione di essenzialità e verità del mondo.

da Navigatore d’Ombra (angelo andriuolo)

Valerio de Filippis ha scelto,invece, la via più dura. Sulla linea di confine, sempre, vive la sua Arte ogni volta con l'intensità dell'ultima volta. Come se poi mai più dovesse dipingere. Ogni sua opera è il suo "Jisei no ku", la sua Poesia Finale. Quello che la sua mano crea ha radici profonde nel suo Io, non nasce da un desiderio ma da una necessità.Valerio è un Navigatore d'Ombra. Uno che la conosce bene, e bene conosce le rotte per navigarla. Senza perdersi e confondersi nell'abbraccio soffocante della tenebra. Un nichilista si! Ma fornito di una certa dose di istintiva speranza....

da supeResistenze (tommaso evangelista)

L’opzione figurativa di De Filippis non scivola quasi mai però sul terreno del realismo ingenuo bensì è sempre ispirata da immagini visionarie, soggettive e paranoiche, che costantemente alludono alla vita segreta delle cose. Un mondo verosimile ma parallelo è descritto con rara maestria nel tentativo di opporre all’invadenza dell’astratto la ricerca di un senso sottile, e quasi misterioso, nelle realtà oggettive dove i corpi si immobilizzano nel momento del loro svelarsi.


un progetto di Officina Solare e Ars Imago Dei

 

venerdì 4 gennaio 2013

“PER INUMANA RAGIONE” - Personale di Paolo Berti.


IV Esposizione Nazionale delle Arti Contemporanee – Premio Centro 2013

“PER INUMANA RAGIONE” - Personale di Paolo Berti.

Associazione Culturale IL QUADRIPORTICO , Collegio San Giuseppe Istituto De Merode, Via San Sebastianello 1 (Piazza di Spagna) – Roma

 

Nella stessa zona dove un tempo c'era la storica Galleria Russo e vicinissimi alla casa Museo di De Chirico, in uno degli Istituti Scolastici più esclusivi della Capitale, il De Merode, di Via San Sebastianello 1. nel grande atrio di ingresso ,tra la simultaneità delle colonne di epoca romana, verranno collocate le tele e gli studi di Paolo Berti, che poco lasciano alla carezza ed alla morbidezza delle sinuosità formali e figurative.

Paolo Berti dal 1970  guarda la pittura come la passione della sua vita. La sente profondamente nelle ossa e nel sangue. Apprezza il piacere dell'impasto di colore. Tenta ora di fuggire dalla mera rappresentazione figurativa,( di cui pure è capace grazie anche alla scuola ed alle frequentazioni con Renzo Vespignani e gli artisti romani degli anni 80), per dare sferzate all’occhio ed alla mente, per declinare metodi politici e sociali di una convivenza difficile, complessa dura e immatura.

Tra la dolcezza di declivi, tra albe e tramonti o visi trasognati e questi appunti graffianti, lordi e strazianti, ha preferito questi ultimi, dure sottolineature pittoriche, in qualche modo silenziose e fortemente simboliche, ripudiando la retorica delle belle immagini o delle originalità stupefacenti così tanto di moda in questi tempi. Di molte forme del far pittura facilmente leggibile, di ricerche a volte fin troppo viste, di ordini formali e spesso barocchi nulla è presente in  questi quadri silenziosi, poveri, arcaici e prudentemente  concettuali.  Quasi egli voglia solo lanciare un messaggio, tra gli ultimi suoi messaggi, quello meno prudente e più provocatorio, pronto alla sfida e al contradditorio su dove e come si debba e perché si voglia fare arte oggi.

I quadri stessi sollevano  interrogativi inquietanti e pongono lo spettatore di fronte al dramma della vita umana e sociale, così acuita in questi ultimi anni, così come ce lo ha trasmesso anche  la Storia, così come lo percepiamo ogni giorno dalla cronaca e dall’attualità dei nostri tempi .

Mentre da un lato un riflusso culturale e politico ci trascina a poco a poco verso condizioni della prima metà del novecento, tra crisi di ogni tipo e regressioni verso facili giustizialismi, dall'altro Berti riporta sui suoi quadri il dolore sommesso o gridato dai tanti , vittime di violenze di ogni tipo , di privazioni e di sofferenze, di ansie e soprusi, di “razzismi “e intolleranze. Pochi simboli, chiari , netti , senza calligrafie ingombranti compongono i suoi quadri. E nell'illogica composizione apparente una logica esistenziale e universale prende corpo, man mano che tali composizioni si rivelano.

I tre anni poi di impegno serrato addosso alla sua opera principale quale è l'Esposizione Nazionale delle Arti Contemporanee, hanno fatto dimenticare  a molti l'attività artistica di Paolo Berti ,che invece, come brace coperta dalla cenere è ancora una fiamma viva, pronta ad alzarsi e riprendere con più vigore da quando è stata sommessamente affievolita.

E se c'è la sua firma autoriale su una delle più importanti Rassegne d'arte della Tuscia viterbese, nota ormai in  Italia e all'estero, la stessa è applicata a margine delle Opere che compongono “Inumana Ragione” e che, parzialmente verranno presentate nel Salone d’ingresso del prestigioso Istituto, posto nel cuore di Roma, tra Via del Babuino, Via Margutta e Piazza di Spagna.

Sarà un'anticipazione che preluderà ad una più vasta Mostra in cui verrà proposto l'intero ciclo di opere che comporranno questa fatica di Berti.

 La Mostra verrà presentata dal Prof.Robertomaria Siena –Docente Accademia Belle Arti di Roma e da Fr. Marcello Zolla – Professore emerito Tecniche Pittoriche e  Storia dell’Arte Istituto De Merode

Si ringrazia : Il Prof. Fr. Alessandro Cacciotti, Direttore e  Preside Istituto de Merode, il Prof. Fr. Marcello Zolla - Vista, Agenzia Televisiva Parlamentare, PS Eventi, ENDAC e Premio Centro, Marcello Santini Photografer. Palladino Editore Campobass,Associazione Il Faro Verde di Ancona.

 

La Mostra è stata già presente alle Giornate della Memoria e del Ricordo , 2010 – Istituto Comprensivo Ernesto Monaci  di Soriano nel Cimino( VT) 4  Febbraio 2010 – Istituto d’Ist ruzione“La Rosa Bianca” Cavalese(TN) 27-28  gennaio 2011.

 

Ufficio Stampa  Esposizione Nazionale Arti Contemporanee – IV Edizione 2013-2014

Roma 16 dicembre 2012

 

 

 

Venerdì 18 gennaio – Inaugurazione riservata alla Stampa . Invito riservato Ospiti, Relatori, Organi di Stampa e Riprese TV, Artisti ed operatori del settore.  Drink

 

Sabato 19 gennaio – Apertura al Pubblico dalle ore 17,30 – Vernissage -   Drink

 

La Mostra rimarrà aperta tutti i pomeriggi dalle 17 alle 20, esclusi i festivi, fino al 26 gennaio 2013. Ingresso libero.

 

Info- line 346 6765060 – e-mail : premiocentro@gmail.com  arte.paoloberti52@alice.it,

Sito Ufficiale  Esposizione :  www.premiocentro.org

 

 

 

Pagina Facebook : Eventi - Mostra Personale di Paolo Berti

Twitter : Premio Centro

 

“XXL” Preview - il massimo dell'Arte

L’Associazione cult. "Arte-Saman" in collaborazione con Zètema


presenta

“XXL” Preview - il massimo dell'Arte

Dalle 12 gennaio alle ore 17.00 alle 18 gennaio alle ore 20.00

Centro Culturale Gabriella Ferri, largo A.Beltramelli


Lavorare su una grande opera è un'esperienza esaltante. Ti sembra che tutto quello che hai prodotto in passato sia stato solo un semplice esercizio di preparazione per arrivare alla sua creazione. Un'opera unica, non replicabile, che lascia un segno profondo sia dentro l'artista che l'ha creata che allo spettatore che ne rimane affascinato. Purtroppo, però, sono opere che vengono mostrate raramente perché è difficile trovare spazi espositivi disposti a fa...r loro posto.

Dal 12 al 18 gennaio, presso il Centro Culturale “Gabriella Ferri” di largo A. Beltramelli, l'associazione culturale Arte-Saman, in collaborazione con Zètema, presenta al suo pubblico “XXL-preview”, un evento tutto dedicato alle opere di grande formato.

Dodici opere di 6 maestri contemporanei verranno esposte con un allestimento arioso e saranno accompagnate da una esaustiva descrizione che le renderà uniche.

La musica del gruppo musicale N.O.J.Q. farà da cornice ad una serata culturale fuori dagli schemi.

Arte-Saman, che ha sede nella centralissima via Giulia, è lieta di poter colaborare con il Centro Culturale “Gabriella Ferri” proprio perché è un'occasione unica per poter presentare l'evento “XXL” nel nuovissimo polo culturale decentrato.

Saranno presenti opere originali di Barbara Berardicurti, Patrizio de Magistris, Fabio Imperiale, Claudio Meli, Kristina Milakovic e Marco Recchia.


Contatti: Galleria d'Arte "Collezione Saman"


Via Giulia 194/A – Roma info@collezionesaman.it

giovedì 3 gennaio 2013

"Black & White, Mostra Personale di pittura di Renato Costrini".


"Black & White, Mostra Personale di pittura di Renato Costrini".

Dalle 8 gennaio alle ore 18.00 alle 19 gennaio alle ore 19.00

Artespazio La Vaccarella

vicolo della Vaccarella 12, 00186 Roma

Verranno esposti nudi, realizzati in bianco e nero, con tecnica olio su tela.

Artespazio La Vaccarella Orario 16,00/19,00

Domenica su appuntamento

Tel: +390664760448

Mob: 3358101016