giovedì 24 aprile 2014

I RAGGI DELLA RUOTA di Fabio Piscopo

I RAGGI DELLA RUOTA di Fabio Piscopo

Inaugurazione: mercoledì 21 maggio alle ore 18.00
Durata: 21 maggio – 2 giugno 2014
Presso: Galleria Vittoria- Via Margutta, 103 – Roma
A cura di: Tiziana Todi - Tiziano M.Todi
orario: lunedì - venerdì 15.00 – 19.00
www.galleriavittoria.com - info@galleriavittoria.com




Colui che sa non parla. ( Tao Te King)
Molte cose vengono fatte e molte si vorrebbero fare… e poi ci sono quelle che si
farebbero ma non si fann...in ormai molto tempo di vita l’unica certezza è la
consapevolezza dell’immensità della conoscenza e della pochezza del sapere. In questa
mostra ho cercato di mostrare questo: uno spirito di inquietudine che cerca di mettere
ordine ricercando dettagli quasi impercettibili. “Non so cosa mi propongo”….e “avere
uno scopo, non è lavorare”. E se sapessi molto forse tacerei. In questi ultimi anni ho vissuto
con intensità ogni ora di ogni giorno, ho vissuto molto a contatto con la semplicità di una
vita senza ossessioni ma con la consapevolezza del dramma quotidiano. Le tele che mi
ponevo davanti mi turbavano e mi schiacciavano per le problematiche che avrei dovuto
affrontare, consapevole che tutto era da ricostruire, da fare. Il Vuoto. La massima di LAO
TZE (Lao Zi) “I raggi della ruota sono numerosi ma è il vuoto che c’è nel mezzo che fa
andare avanti il carro” ….Molte volte questa frase mi è ritornata, in questi ultimi anni, nella
mente e, molte volte, ho cercato di far molto dal nulla o dal poco ma è questa la grande
difficoltà ,vorrei lavorare da dilettante e non ci sono, se non in piccolissima parte, riuscito.
In ogni tempo le mie figure sono state pretesti per dipingere, scolpire, modellare, incidere,
graffiare, non esser solo a parlare. Piccole variazioni grafiche e tematiche, quanto
coloristiche mi hanno portato nella dimensione della musica dove una variazione di nota
crea una nuova sinfonia “Il mio interesse va a tutto ciò che riguarda l’uomo e soprattutto lì
dove ribollono passioni, amori, odio”. Niente cose strane o filosofiche ma solo vita
quotidiana e con essa tantissimi sentimenti..

Fabio Piscopo






LA CITTA’ CHE AVANZA di Claudio Spada

LA CITTA’ CHE AVANZA di Claudio Spada


Inaugurazione: mercoledì 7maggio 2014 alle ore 18.00
Durata: 7 / 18 maggio 2014
Presso: Galleria Vittoria- Via Margutta, 103 – Roma
A cura di: Tiziana Todi - Tiziano M.Todi
orario: lunedì – venerdì 15.00 – 19.00
www.galleriavittoria.com - info@galleriavittoria.com


La mostra è inserita in Open House Roma 2014

La base di una gru in primo piano, uno scorcio del Tevere e, al di là della sponda, nuovi
edifici a rappresentare l’arrivo della modernità: è “La città che avanza”, di Giacomo
Balla, da cui Claudio Spada ha tratto ispirazione e titolo per la sua nuova mostra “La città
che avanza” presso la Galleria Vittoria che si inaugura il sette maggio prossimo.
“Ho Roma nel cuore, nel mio dna,” spiega l’artista, “mi affascina l’architettura dei suoi
antichi palazzi, sono rapito dalla sua bellezza, ma mi incuriosisce e mi appassiona il nuovo,
l’avveniristico, una sfida che mi attira e di cui temo il rischio. Rivendico la presenza e
l’importanza del verde e della natura al centro della città, dei parchi, del fiume… Questa
mostra su “La città che avanza” è dunque anche un messaggio affinchè il nuovo,
rappresentato dai grattacieli, non soffochi il nucleo storico delle città, ma sia il i simbolo di
una naturale trasformazione epocale, una crescita di civiltà che ha come primo
riferimento il rispetto dell’uomo e del suo ambiente, per la qualità della sua vita”.
La grande bellezza di Roma e la magia dell’ acquerello sono i due amori del maestro
Claudio Spada e costituiscono la poetica della sua arte pittorica. Lirico nella
raffigurazione dei paesaggi, si rivela un ricercatore silenzioso, attento a evocare i misteri
della città eterna, atmosfere di una storia illustre che percorre il tempo. La predilezione
per l’acquerello lo ha accompagnato per tanti anni, una passione nata da piccolo
vedendo dipingere il nonno. “ tu da grande farai il pittore!” gli ripeteva spesso e così è
stato. Oggi alla delicatezza dell’acquarello unisce la corposità della materia con
interventi di una tecnica pittorica mista, creando una nuova, originalissima espressione
artistica assai suggestiva, che arricchisce e da corpo alle trasparenze.
Frequentatore di studi d’arte di pittori famosi come Gentilini, Fazzini, Monachesi, Spada
unisce allo studio e ad una ricca esperienza, maturata negli anni, quel talento che è
proprio dell’artista, che lo guida nella via dell’innovazione, nel divenire dell’arte. “Mi
piace lanciarmi in una sfida più ampia!” ama dichiarare e da Roma vola verso nuovi
orizzonti, esprimendo la sua voglia di cercare altri spazi, nuove realtà urbane futuribili. Da
Roma, che ha sempre nel cuore e nei colori, si proietta nel mondo, creando, nuovi
incanti, nuovi silenzi e nuove bellezze. “Le tecniche che oggi sperimento mi hanno
permesso di fare cose molto grandi” spiega, ma la sua odierna esigenza di spazi e di
verticalità non rinnega le sue inconfondibili cupole, le sue geometrie, i suoi colori, i suoi
silenzi in una immagine che trasmette un eterno presente. Dell’acquarello rimane la
poesia, la delicatezza dei colori incisivi, ma non aggressivi, mitigati dal bianco che da
rilievo alla corposità della materia, illuminandola.

Sabina Caligiani


venerdì 11 aprile 2014

PERCORSI D'ARTE

Percorsi D'Arte
 Inaugurazione: Mercoledì 16 Aprile 2014 alle ore 18.00

Durata: 16 – 23 Aprile 2014

Presso: Galleria Vittoria – Via Margutta, 103 – Tel. 06.36001878

 A cura di: Tiziana Todi e Tiziano M. Todi

orario galleria: lunedì / venerdì 15,00-19,00 - fuori orario su appuntamento

www.galleriavittoria.com - info@galleriavittoria.com


 Dipingere è un’avventura meravigliosa. Quando ero piccolo sognavo di dipingere un quadro. Che cosa avrei dato per avere a disposizione tanti colori, pennelli a volontà, tutto il materiale che occorre per diventare un pittore e possedere un cavalletto vero dove sistemare la tela o un blocco di carta per disegnare. Poi sono diventato grande ed ho realizzato il sogno di fare il pittore. Dipingere è una emozione unica che può riempire la giornata e prosegue per tutta la vita, come scoprire un colore nuovo, come cercare di sperimentare piano piano tutte le tecniche per cercare quella più congeniale al tuo momento attuale, andare in giro per gallerie d’arte a visitare le mostre, entrare nei musei ed emozionarti di fronte alle grandi opere, scoprire nuovi pittori e scultori e incontrarli nelle piccole mostre.

Pensiamo ad una giornata da schifo dove hai deciso di dipingere, tu stai mischiando colori per preparare la tavolozza e allora forse non ti accorgi più che il tempo passa e poi si ferma, tu concentratissimo avverti appena delle voci o dei rumori lontani perché non hai più pensiero per la pioggia o per il traffico della giornata. Devi impastare tinte, scegliere il pennello giusto e volare lontano dove il sole è più forte delle nuvole e della pioggia stessa. Ti ritrovi allora con una sensazione di benessere e positività in virtù di un avvenuto reset. Così è la pittura. Un gioco con le sue regole ed una sfida allo stesso tempo, dove sogno e realtà si incontrano.

Claudio
 

martedì 1 aprile 2014

Lea Maberti De angelis - Ricordo D'Artista



Lea Maberti De Angelis è nata a Roma nel 1928. Ha studiato modellato e incisione alla Scuola d'arte del Bucchero e alla Scuola della medaglia della Zecca. Si dedica al disegno e alla pittura, ma la sua preferenza va essenzialmente alla manipolazione della creta. Ha insegnato anche in varie Associazioni di Roma, modellazione. Per la Parrocchia di Santa Monica Ostia Lido Roma ha realizzato le formelle con la vita di S. Monica. Ha insegnato scultura presso la Coop. Mar dei Coralli e per L'Associazione Nuova Armonia.

La scultura di Lea De Angelis si scrolla di dosso le parole di chi volesse definirla con qualche formula di circostanza tratta dal repertorio della storia dell'arte. Proprio come nel caso della persona Lea, dopo qualche frase, se non si giunge al punto, sembra quasi di sentire la sua voce che incita: "Adesso lasciamo stare le chiacchiere e parliamo davvero".

Cosa dire, infatti, di forme che parlano effettivamente da sole? I titoli lo confermano: si toccano sentimenti che sono eterni, universali, che ciascuno ha provato. Anche quei corpi umani sono i nostri corpi, siamo noi. Sono giovani, hanno bellezza ma siamo comunque noi anzi, proprio perché hanno bellezza e vigore, li riconosciamo come la più intima essenza di noi stessi, quella che non si degrada come le cose materiali, che è fatta per la vita.

Lea si è fatta da sola, (come si direbbe di un imprenditore). Si è scelta la sua strada, l'ha difesa e l'arte l'ha fatta libera di stare da pari a pari di fronte a chiunque (e bisogna considerare che nella Roma di cinquant'anni fa una donna-artista era veramente un personaggio insolito).

Oggi Lea si presenta al pubblico con cose nuove e cose già esposte nel recente passato. La continuità è quella che si addice a chi non può essere che sé stessa.

Il corpo umano, femminile spesso, è tutto ciò di cui l'artista (ma potremmo anche dire la scultura in genere) ha bisogno per mettere in opera il suo "incanto". Con un gioco di parole si potrebbe veramente dire che questo delle forme umane è un canto nel senso che tanto il cantare dista dalla semplice parlata quotidiana quanto l'arte di Lea rivela di quanta armonia è capace questa nostra veste corporea. Viene a mente che, al di là della sua funzionalità, il corpo umano sia veramente uno strumento, una sorgente di bellezza, poesia di carne.

Le figure della scultrice sono a volte in reciproca relazione: la coppia si atteggia secondo le attitudini fondamentali della vita in comune. La Tenerezza (che sovverte la gravità del corpo), la sensualità del Bacio, quella dell'intesa inebriante che si crea della Danza o, addirittura, la smisurata prospettiva della Vita stessa (cito titoli di sue sculture).

Se è la figura femminile ad essere rappresentata in solitaria posa, Lea si concede uno scavo interiore, un diario (il suo, forse): la Noia, il Sogno, la Rabbia. Forse qui la figura del partner è presente pur nella mancanza fisica, come rapporto di nostalgia, desiderio o perdita. Per restare in tema, anche il canto degli uccelli si rivolge ad un'assenza, un vuoto che si fa slancio.

La forma maschile invece ha, nella scultura di Lea De Angelis, qualche spunto drammatico in più e, quando mette in scena la solitudine, non sembra tanto esprimere delusione dell'uomo per il mancato amore ma un tormentato dialogo con la vita stessa, le sue promesse e le delusioni. Qui, sottotraccia, sembra che Lea voglia ammonire: noi donne sappiamo meglio riconoscere dove sia la vita e la felicità, anche quando ci sfugge, mentre voi uomini, persi dietro chimere esistenziali, potere mancare di accorgervi del vero bene che avere accanto. Ecco, allora, che si contempla la Sconfitta ma anche il suo contrario, l'Ideale, forse reciproche facce di una moneta tanto cercata.

Lea ha molto da insegnarci. Le sue ottanta e passa Primavere non sono state perse e, come quelle sue erbe messe sotto spirito che distillano un liquorino da lasciare a bocca aperta, anche la sua amicizia impone di fare piazza pulita da ogni ingorgo di stupide complicazioni: la vita è una, corre e si spende anche per chi è avaro di sé, offre doni che possiamo non riconoscere nel loro valore (forse perché male incartati).

Bisognerebbe anche parlare della qualità dei suoi lavori, soprattutto per l'istintiva sapienza della forma umana che sembra infallibile ma le lodi è bene che siano un atto spontaneo degli spettatori di fronte a queste sculture, distillato d'umanità.

Testo critico di Gianluca Tedaldi, Storico dell'Arte.

lunedì 31 marzo 2014

MOSTRA DI ARTE CONTEMPORANEA ” IL GIARDINO DEI SOGNI E DEI DESIDERI “

MOSTRA DI ARTE CONTEMPORANEA ” IL GIARDINO DEI SOGNI E DEI DESIDERI “
Si può guardare ad una mostra d’arte come ad una sorta di giardino composto da opere multiformi e multicolori, dove lo spettatore è invitato alla contemplazione, alla meditazione e all’empatia.Le opere d’arte altro non sono che il frutto del lavoro manuale, intellettivo e sentimentale dell’artista, il quale è mosso da un bisogno profondo ed irrefrenabile di condividere i suoi più intimi pensieri, fatti di riflessioni, considerazioni, sogni e desideri.
L’Associazione Culturale ARTINARTE organizza una mostra a Nemi, presso le Scuderie di Palazzo Ruspoli,
dal 5 al 21 aprile 2014, con inaugurazione il giorno 5 aprile alle ore 16
e aperture nei giorni SAB 5 – DOM 6 – SAB 12 – DOM 13 – VEN 18 – SAB 19 -
DOM 20 – LUN 21, con orario 10,30 -13 e 15 – 19.
ARTISTI IN MOSTRA : Alberto Cantoni, Anna Proietti , Assunta Ferrini , Damiano Massaro, Eugenio Converso, Fabrizia Sgarra, Francesco Franco Morelli, Gabriella Tirincanti, Gianni Vernì, Gualtiero Redivo, Isabel Gonzalez De Aledo, Mara Lautizi, Natascia Campanelli, Paolo Viterbini, Roberto Nizzoli, Sara Palleria, Simona Barbaresi, Simona Gloriani, Stefania Carè, Tiziana Di Bartolomeo e Walter Necci

sabato 8 febbraio 2014

Mostra del Concorso Fotografico “ARTEDEGAS PER LA FOTOGRAFIA” 2° Edizione 2014 : NATURA METROPOLITANA

 
Mostra del  CONCORSO FOTOGRAFICO  “ARTEDEGAS PER LA FOTOGRAFIA”
2° Edizione 2014
NATURA METROPOLITANA – la Natura che nasce, cresce o muore in città.
 Galleria Associazione ArteDegas
Via della Stazione del Lido, 32 Ostia, Roma
Tutte le foto vincitrici verranno pubblicate sul giornale locale "Duilio" e sul Sito ufficiale dell'associazione culturale www.artedegas.it

Per info 0645543278 - 3392115367 mail: artedegas@gmail.it

martedì 14 gennaio 2014

PARETI E SOGNI - prima Mostra Collettiva d’Arte presso Galleria Vista – Centro d’Arte Contemporanea


PARETI E SOGNI  - prima Mostra Collettiva d’Arte presso Galleria Vista – Centro d’Arte Contemporanea

Si aprirà, con un vernissage atteso , il 18 gennaio alle 18,00, la prima delle Collettive organizzate dall’Associazione Culturale Premio Centro, presso la prestigiosa Galleria Vista in Roma, posta tra il Colosseo e il Celio,eletta come studio da Ivan Jakhnagiev  e dove opera Alexander Jakhnagiev , figlio del maestro, anch’egli pittore.   Punto d’incontro ormai tradizionale degli artisti romani, da Calabria a Reggiani, da Mulas a Kostabi, da Massimo Nicotra a Nunzio Solendo è anche la sede degli scambi interculturali ed artistici tra  Italia e Turchia, grazie all’operosità di Giorgio  Bertozzi.  Ospite d’onore di questa prima Collettiva d’Arte sarà il Regista, Attore , Produttore cinematografico ed artista figurativo Enzo Girolami Castellari, uno dei più apprezzati esponenti della cinematografia italiana . Parteciperà anche la scrittrice Mirella Casini.

Curata da Paolo Berti, la Mostra si comporrà delle opere di 18 artisti provenienti da tutta Italia. Saranno infatti presenti Rossana Bartolozzi , Martina Benedetti, Chiara Cagiotto, Davide Cantoro, Venere Chillemi, Giovanni Mancini, Simone Martina, Roberto Petitti, Corinna Ricci, Graziella Valeria Rota, Marcello Santini, Daniele Santioni,  Gabriella Tirincanti, Daniela Tombà, Anna Margherita Tulli e Francesca Trusso.  Prima delle tante iniziative già in programma ,in vista della V Esposizione Nazionale delle Arti Contemporanee, la  Collettiva vuole così iniziare a coagulare intorno ai valori di libertà espressiva, di centralità dell’artista e di storicizzazione delle presenze creative nazionali,  molti tra i tanti pittori, fotografi, scultori che sono attivi  nel contemporaneo.   Le Collettive di Pareti e Sogni  si protrarranno per tutto l’anno con frequenze  bimestrali.

La Mostra sarà visitabile fino al 31 gennaio 2014.