martedì 7 maggio 2013

Dall’intimo alla luce

GALLERIA VITTORIA
 
Dall’intimo alla luce
di
Lino Casadei
Inaugurazione: Giovedì 09 Maggio 2013 alle ore 18.00
Durata: 09 – 19 Maggio 2013
Presso: Galleria Vittoria – Via Margutta, 103 – Tel. 06.36001878
A cura di: Tiziana Todi
orario galleria: lunedì / sabato 15,00-19,00 - fuori orario su appuntamento
www.galleriavittoria.com - info@galleriavittoria.com
 
Da anni impegnato in una ricerca artistica che non sembra conoscere posa né requie, Lino Casadei, artista romano per nascita ed elezione, presenta la sua nuova personale alla Galleria Vittoria con una serie di acquerelli che ritraggono sontuosi interni di abitazioni private. Luoghi dell'immaginario e del reale al tempo stesso, dove possiamo rintracciare le feconde influenze che l'artista ha collezionato nel corso dei suoi numerosi viaggi in tutto il mondo. Appare evidente, fin da un primo sguardo, la presenza di un sole caldo che penetra negli ambienti illuminandoli di un tepore soffuso che impreziosisce il descrittivismo accurato di cui Casadei sceglie di farsi portavoce. Un sole che, pur nascosto, ricorda le calde isole tahitiane di Gauguin e i paesaggi di Fattori, rielaborati in una visione rarefatta che apre le porte della poetica trasognata e melanconica del pittore. Quello che stupisce maggiormente, per chi da anni segue la sua articolata opera, è questo lato intimistico della sua produzione.
L'acqua nei colori sfuma le certezze, portando lo spettatore all'interno di un mondo riconoscibile che però assurge a qualcosa di impalpabile, distante e vicino allo stesso tempo, “un posto d'oltre mare che è lontano solo prima di arrivare”. Le ombre non sono ombre: appaiono come macchie dove la luce si è soffermata in modo diverso.
“Là, tout n'est qu'orde et beauté, Luxe, calme et volupté”. Lusso, calma e voluttà. Questo quello che Lino Casadei riesce a trasmettere con il troppo spesso sottovalutato mezzo espressivo dell'acquerello e con quello che possiamo definire come un paesaggio d'interni. Nonostante la figura umana sia assente in queste sue opere, appare chiaro quanto facile sia immaginarla seduta su una delle poltrone da lui descritte, visualizzarla nell'atto di uscire scostando una tenda rigonfia di una brezza leggera o passeggiare sotto la volta affrescata di un corridoio. Una presenza assente che si fa sentire con tutta la forza di quel mare grosso di immaginazione che porta ad intravedere fino quasi a sfiorare un mondo celato da un velo di profumi lontani, forse esotici, e caldo sulla pelle, che però rimane sul bordo di ciò che avrebbe dovuto essere e non è stato o sul limite sfuggente dei ricordi.
Per descrivere “il vero come è e come si presenta”, il pittore sceglie un linguaggio in grado di esprimersi senza il sussidio del disegno e delle volumetrie chiaroscurali. Avviene così che la linea di contorno delle forme venga evidenziata da campiture di colore più o meno grandi, così come accade per la scalatura dei piani e la definizione volumetrico-spaziale.
Straordinario artista che ha deciso di mostrarci quindi, con questa selezione di opere, un altro aspetto della sua arte, lontana dall'umorismo cui ci ha abituati, per portarci sulla soglia del suo mondo interiore.
Alessandra Lorenzetti

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