A Tiziana e “alla natura
silente”
La passione di Tiziana Di
Bartolomeo per la natura è sicuramente fonte di soddisfazione estetica, ma di
questo non si accontenta e spinta da emozioni interiori nel tentativo di
approfondire la propria ricerca artistica, sposta il punto visuale dall'esterno
all'interno, in una continuità di relazione che permette alla propria emotività
di agire sulla tela creando interessanti brani pittorici. Questa spontanea
sensibilità si traduce in una gamma
cromatica sobria ed essenziale, a tratti vivace, che, se pur non perde mai di
vista l'oggetto, esprimendolo con tessiture cromatiche attente alla viratile
mutevolezza dei toni, se ne distacca per assecondare le proprie esigenze
concettuali.
Il percorso del suo lavoro
origina così un perpetuo dialogo che tra immagine ed emozione e tra volontà ed
istinto produce un fare artistico che non è esclusivamente pittura dal vero ma
che diviene attraverso di essa l'evocazione e la registrazione di atmosfere
intime in bilico tra la realtà e la poesia.
Il tono generale dei suoi
dipinti ha luminosità ora sospese, come di soste nel raccoglimento, ora intense
con accensioni squillanti, sempre percorse dalla volontà di distillare la
bellezza dell'esistenza, pervasa da un sottile afflato di sensualità. Flora, figure
e oggetti sulle tele sono come diverse realtà che sembrano possedere più anime che
vivono profondamente i vari sentimenti.
La natura è l'orologio del
tempo che passa, la pittrice ne
diventa testimone, e, ne rappresenta la
materia trasformata.
Natura, memoria , una serie di
opere che hanno come obiettivo quello di portare l'osservatore a riflettere sul
precario equilibrio ambientale; frutti e paesaggi come principali cicli che vogliono
rappresentare la forza e l'energia di una natura ancora in grado di proiettarsi
con decisione verso la luce.
L’atto riflessivo di Tiziana
Di Bartolomeo, si fa più intenso quando si sofferma ad osservare spazi di
ordinaria quotidianità, quando si sofferma a descrivere e registrare le
impronte dimenticate di ogni minima presenza vitale; nascono così opere
leggere, sospese, contemporanee dove
ogni elemento vegetale e non, diventa
ricordo e memoria, traccia di vissuto, fossile moderno da inventariare.
C'è, in questo gesto
efficacie e di alto significato umanistico,
la volontà di elevare ad opera tutto ciò che l'uomo non vede e non sente, che
trascura e dimentica. Un messaggio forte che Tiziana Di Bartolomeo richiama con
insistenza, anche come anelito alla vita, come forma di pacifica resistenza del
mondo vegetale alla incuria umana e alla forza inarrestabile del progresso.
C'è tensione nelle opere di Tiziana Di Bartolomeo e una ricerca di
libertà che spesso si tinge di delicato e gentile spirito romantico e di sentito
senso poetico.
Roma 22 Febbraio 2013
Prof.ssa
Livia Compagnoni
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