GIANCARLO MONTUSCHI
“Il sentiero degli ARCANI MAGGIORI”
a cura di MICHELE LOFFREDO VILLICANA D’ANNIBALE GALLERIA D’ARTE
via Cavour 57 – Arezzo, Italia
ORARIO DI APERTURA|: martedì a sabato ore 16-20
… o dietro appuntamento & per la Fiera Antiquaria, sabato 6 aprile e domenica 7 aprile dalle 10:00 alle 20:00
-VILLICANA D’ANNIBALE GALLERIA ‘DARTE via Cavour 57 – Arezzo (AR) Italia T +39 0575 23820 C +39 338 6005593 Web www.VillicanaDAnnibale.com Email danielle@villicanadannibale.com
Web Giancarlo Montuschi www.Montuschi.it
- Vernissage 28 marzo ore 18,00 con la presenza dell’Artista e del curatore, lo storico dell’Arte Michele Loffredo, direttore del Museo di Casa Vasari di Arezzo. Il 6 aprile ore 18,00 incontro con Giordano Berti, scrittore e saggista, uno dei più grandi esperti di storia delle tradizioni popolari, storia dei tarocchi, autore di numerosi studi dedicati ai rapporti fra arte ed esoterismo. Poi altri interventi previsti, e anche non, di esperti del campo nelle due giornate!
Fra i numerosissimi artisti che hanno reinventato i Trionfi vale la pena ricordare almeno Franco Gentilini, Renato Guttuso, Salvador Dalì, Ugo Sterpini, Niki de Saint-Phalle – quest’ultima, autrice del monumentale Giardino dei Tarocchi di Garavicchio, vicino a Orbetello. Si può dire che i Tarocchi, oggi, per molti artisti costituiscano un esercizio accademico, per altri ‘ un’esperienza profonda e coinvolgente dal punto di vista psichico e, talvolta, spirituale. In ogni caso, ideare e portare a termine un nuovo mazzo, mantenendosi fedeli al proprio stile e aderenti alla tradizione iconografica è un’impresa davvero impegnativa. Quest’impresa è perfettamente riuscita a Giancarlo Montuschi, pittore e scultore che ha già dimostrato ampiamente, nel corso della sua carriera, di saper creare cicli figurativi omogenei, rievocando miti antichi, racconti popolari e luoghi letterari, ai quali è sempre riuscito a infondere una forza direi quasi epica. (estratto da una presentazione di GIORDANO BERTI)
I grandi repertori artistici, le opere classiche, i testi non solo letterari ma anche visuali rappresentano un riferimento essenziale e costante nell’immaginario collettivo dell’umanità. Dall’ antichità ad oggi, dalla Bibbia all’ Odissea,dall’ Eneide alla Divina Commedia, dal Don Chisciotte a Pinocchio, per citare i più noti, si offrono agli artisti come modelli esemplari, il cui confronto non solo appare opportuno ma per alcuni si manifesta addirittura necessario… …. per Montuschi il confronto diviene illuminazione sulla “via di Damasco”, ulteriore tappa e testimonianza di un cammino che viene da lontano, che da sempre si alimenta a tematiche magico simboliche, cui non sono esenti, per chi sa guardare, riflessioni esoteriche, occultate o, forse sarebbe meglio dire, ammantate per scelta e predilezione da un tratto distintivo giocoso, falsamente disimpegnato, che le riveste più che svelarle. …. Così l’arte di Montuschi origina e prende corpo dall’ aver respirato molti più riferimenti di quelli che a prima vista sembra contenere. Abbandonata la raffigurazione tridimensionale per la rappresentazione simbolica, ricostruisce un mondo che non è illusione prospettica, inganno dell’occhio ma, come la pittura bizantina o gotica, è strutturato in una dimensione ieratica bidimensionale, dove le linee dorate e argentate definiscono i contorni, i colori carichi ricolmano i corpi e le cose, mentre sgargianti sfumature, che donano una brillantezza quasi da neon, percorrono le superfici trattate con sabbia di fiume ad ottenere una tela vibrata, quasi un tessuto, un arazzo che molti dipinti sembrano richiamare.…… L’universo che dipinge è abitato da un’umanità rinnovata e ritrovata, fuori dal tempo storico, fuori dal passato e dal remoto futuro, in un’età immobile, nella prodigiosa e felice dimensione del mito. E’ qui che uomini e donne, dalla carnagione blu e senza volto, vivono nell’ eden paradisiaco, dove armonia, bellezza e saggezza hanno preso dimora e la cui strada Giancarlo Montuschi addita lungo il sentiero degli Arcani Maggiori. (Estratto dalla presentazione in catalogo di MICHELE LOFFREDO)
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